ETIOPIA, ADADI MARYAM
Veduta della “piazza” del villaggio
Questo villaggio di 4000 persone si trova a circa 70 km a sud di Addis Ababa, sull’altipiano, a 2350m di altitudine. E’ un villaggio di grande estensione, le case sono distanti tra loro e sono distribuite attorno ad un grande spazio nel quale due giorni alla settimana c’è il mercato ed affluiscono circa altre 4000 persone dai dintorni. Sono registrate 450 case famigliari con annesso un terreno.
Il villaggio è nella regione Oroma e la lingua ufficiale è l’Oromeo. La maggior parte degli abitanti parla anche Amarico (lingua ufficiale dell’Etiopia) e pochissimi qualche parola d’inglese.
In questo villaggio c’è anche una famosa chiesa ortodossa costituita da un blocco di pietra monolitica interrata e scavata internamente.
Alcune considerazioni: (2007)
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Le case sono costituite di legno e fango. Sono in realtà molto “ecologiche” e offrono un grande senso di benessere. Il problema è l’igiene (terra battuta per terra, difficoltà di prevedere finestre in fase di costruzione) e l’assenza totale di servizi (acqua o scarichi). Le pareti interne sono di fango lisciato dipinto “alla veneziana” o, come preferisce la gente, ricoperti di giornali (provenienti da tutto i mondo) incollati alle pareti.
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Ovviamente non c’è spazio per mobili, scrivanie e luogo di studio che devono essere reperiti nella scuola dove non c’è elettricità.
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I professori provenienti dallo stesso villaggio vivono nella loro propria casa, con un certo livello di benessere. Quelli “esterni” alloggiano in stanze singole.
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Lo stipendio mensile di un professore è inferiore a 50 Euro. Nel villaggio, c’è chi vive con meno di 10 Euro al mese. IL responsabile del sistema idrico guadagna 12 euro al mese.
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Una capra costa 8 Euro, un asino 20, un cavallo 200.
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Trovandoci vicino all’equatore, le giornate sono regolari: alba alle 6, tramonto alle 18:30. La stagione delle piogge va da maggio a fine settembre.
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Nella scuola esiste un campo sportivo completamente sprovvisto di spogliatoi e servizi igienici.
- Non ci sono soldi nè infrastrutture per il divertimento. La vita è una questione di sopravvivenza, Gli uomini si occupano del lavoro dei campi (arare, seminare (nella stagione delle piogge) e del pascolo (capre, pecore, mucche). Una capra adulta costa 8 euro. Le donne si occupano del cibo, del raccolto, della cucina, dei bambini e del rifornimento d’acqua e legna (assieme ai bambini). Sono tutti molto sani e felici nella loro vita regolare. Ovviamente sono vulnerabili in caso di imprevisto (catastrofe naturale o incidente fisico).
- Le finalità della nostra azione?
Con piccoli interventi, creare fonti di reddito per aumentare il benessere generale del villaggio. Fare in modo che il più gran numero di persone possa diventare protagonista del proprio futuro.
Dal 2012, Adadi Maryam è diventato autosufficiente e sostenuto dagli enti governativi. Nell'anno successivo, siamo stati interpellati per andare in Perù.
Nel 2019, Pierre è andato in Etiopia per ritrovare gli amici e in quell'occasione, ha iniziato un contatto con la clinica di Geche.
ETIOPIA, GECHE (Gurage)
dal 2019, abbiamo iniziato il sostegno della scuola e della piccola clinica di Geche, situata a 200 km al sud-ovest di Addis Abeba. La clinica è gestita da una suora etiope di una congregazione italiana siciliana (Della Misericordia e della Croce), parla italiano. Ricevono e ospitano volontari, ma solo se hanno esperienza e una specializzazione: terapeuti, naturopati, infermieri e ostetriche. Anche idraulico, elettricista, falegname. Hanno anche una scuola di 170 bambini dai 5 ai 14 anni, per la quale accettano animatori.